Consiglierei innanzitutto di non averne paura, perché è un problema diffusissimo legato a tanti fattori, tra i quali quelli climatici e ambientali che hanno influito negativamente sulla nostra capacità di procreare e lo spostamento in avanti dell’età in cui si diventa genitori a causa dei cambiamenti sociali e culturali dell’ultimo secolo.
La famiglia nucleare ha soppiantato quella allargata, l’emancipazione femminile ha portato le donne ad aspirare maggiormente alla propria realizzazione professionale, la crisi economica unita al diffondersi di una cultura basata sempre più sul benessere individuale ha portato i partner a farsi sempre più domande sulle concrete possibilità da offrire al proprio bambino: tutto questo ha contribuito da un lato al forte calo delle nascite che si registra nei paesi industrializzati, in particolare nell’Europa Occidentale, dalla metà degli anni Sessanta, dall’altro al crescere della discrepanza tra il tempo del corpo biologico e la scelta del momento giusto.
Consiglierei inoltre di non isolarsi, di chiedere informazioni ai centri di fecondazione, alle associazioni, a persone che hanno fatto percorsi simili, perché l’informazione è necessaria per la consapevolezza, è importante nell’intraprendere questo percorso ed è anche antidoto per le preoccupazioni e per l’ansia.
Consiglierei, inoltre, di cercare un medico con cui ci si trovi bene e dal quale ci si senta capiti, perché è molto importante sentire di potersi affidare alla persona giusta.
Non esiterei a cercare un sostegno psicologico che possa accompagnare nelle varie fasi del percorso di PMA, sia perché può non essere facile da affrontare dal punto di vista emotivo, sia perché un terapeuta esperto in infertilità può aiutare i partner a creare le condizioni ottimali, personali e di coppia, per favorire il processo di fecondazione e non ultimo, affinché sia possibile proteggere la coppia dall’impatto delle possibili delusioni e dei fallimenti.
Un percorso di fecondazione assistita può rappresentare una grande occasione di crescita per il rapporto di coppia quando i due partner riescono a trasformare la propria fatica in un confronto costruttivo e affettivo su loro stessi e sulla loro relazione.
Immagine: Gannaro Vallifuoco