a cura di Marco Cappellini, Psicologo, allievo IAF.F
In questo periodo storico, ognuno di noi sta combattendo contro un virus che costringe alla distanza relazionale. Se la distanza fisica tutela la salute, credo che ora più che mai la vicinanza affettiva sia un fattore indispensabile per affrontare un nemico comune che non colpisce solo gli organismi ma anche le nostre relazioni più significative.
Noi esperti della terapia di coppia stiamo analizzando quali possano essere gli effetti della quarantena nell’immediato e nel futuro, sulle coppie che stanno vivendo una convivenza forzata o una lontananza forzata.
Le coppie che per diversi motivi sono costrette a vivere una lontananza forzata, stanno cercando di sopperire alla distanza mediante un maggior utilizzo della tecnologia, sperimentando nuove forme di intimità, come la sessualità a distanza, attraverso il mondo virtuale. La distanza fisica, però, sta mettendo a dura prova la resistenza dei partner che rischiano di entrare in crisi per la difficoltà ad adattarsi al cambiamento.
Non hanno fatto in tempo a mettere le prime radici, che le coppie neonate si trovano ad affrontare precocemente una prima dura prova relazionale. Alcuni partner non si sentono pronti a stare divisi per molto tempo, altri iniziano a convivere sotto lo stesso tetto ben prima di quanto previsto.
Le coppie che invece convivono già da tempo non sono esenti da potenziali rischi annessi alla quarantena: i partner si trovano ad affrontare conflitti taciuti o a lungo messi in stand-by. Il tempo si ferma e gli scheletri ne approfittano per uscire dall’armadio, riportando alla luce questioni che non hanno trovato prima tempo e spazio per essere trattate.
Tra i più comuni disagi che le coppie stanno incontrando nella convivenza forzata, c’è il calo o la totale perdita di intimità, che paradossalmente è dovuto all’eccessiva vicinanza quotidiana. Non manca l’innalzamento dell’aggressività relativo alla scarsa collaborazione domestica o all’impossibilità di conservare dentro casa spazi e tempi personali. Cosa possono fare quindi le coppie per salvaguardarsi dalla crisi?
Di seguito, cinque utili consigli per le coppie che affrontano le problematiche correlate al Covid-19:
- mentalizzare le emozioni nella relazione: regolare adeguatamente i sentimenti nel legame affettivo consente più velocemente di calmarsi, di liberarsi dall’ansia, di gestire più funzionalmente vissuti di tristezza o di irritabilità, di riprendersi più velocemente dalle frustrazioni e dalle sconfitte;
- costruire un’intelligenza emotiva di coppia: favorire atteggiamenti empatici, con particolare attenzione al saper entrare in relazione con i bisogni e i desideri dell’altro. La comunicazione deve poter essere emotiva oltre che funzionale alle necessità concrete del quotidiano, alternata a un ascolto neutrale, partecipato e attivo;
- proteggersi nel legame: non scadere in conflitti distruttivi promuovendo confronti costruttivi in grado di esaltare le unicità del singolo nella coppia ma soprattutto le differenze tra i partner. Trovare un giusto equilibrio tra appartenenza e separazione nella quotidianità;
- tutelare la propria individualità nella coppia: da non trascurare è l’importanza della cura del sé, circoscrivendo uno spazio e un tempo privato e riservato nel quotidiano senza dover condividere tutto col partner;
- avere cura del tempo: a una maggiore quantità di tempo si deve associare la cura della qualità del tempo stesso. Ora è tempo di donare risposte a quelle domande che sono sempre state rimandate per i troppi impegni quotidiani. Ciò ci rende più capaci di usare il tempo anche se opprimente.
Non siamo in grado di predire l’effetto che la convivenza/lontananza forzata causata dal Coronavirus avrà sulla maggior parte delle coppie italiane, ma possiamo fare un lavoro di prevenzione e supporto oggi, affinché i risultati siano diversi da quelli registrati dalle aree più colpite dal virus, dove si manifesta un drastico aumento delle richieste di separazione e di divorzio.
E’ importante prendersi cura dei legami affettivi, prevenendo così che piccole crepe relazionali, diventino vere e proprie voragini e offrire la possibilità di cambiare il tempo della crisi, in opportunità di crescita.
Alla crisi si può sopravvivere se si trasforma in una pietra angolare, da cui ripartire per costruire insieme qualcosa di nuovo.
Immagine di Giuliano Macca, Senza titolo, marzo 2020. “Adesso che vorremmo toccarci. Sento i nostri mancati, abbracci”.
Bibliografia:
- Andolfi, M., (a cura di), La crisi della coppia. Una prospettiva sistemico-relazionale, Milano, Raffaello Cortina, 1999.
- Monguzzi, F., Curare la coppia – Processi terapeutici e fattori mutativi, Milano, Franco Angeli, 2010.
- Schnarch D., La Passione nel Matrimonio – Sesso e intimità nelle relazioni d’amore, Milano, Raffaello Cortina, 2001.