Per la rubrica “parlare con le immagini”, presentiamo Annie Ernaux, scrittrice francese tra le più studiate, pubblicata in tutto il mondo; nei suoi libri ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in uno strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale.
I suoi libri rappresentano un valido strumento di riflessione per lo psicoterapeuta familiare, per l’abilità letteraria dell’autrice, di dipingere la complessità del contesto familiare, relazionale e sociopolitico, nel quale si inseriscono le vicende esistenziali della sua vita. “Gli anni” è stato vincitore del Premio Strega Europeo nel 2016.
“Memoria di ragazza”, pubblicato da Orma Editore nel 2017, vincitore del Premio Stendhal 2018, è il ritratto autobiografico di un’epoca cruciale della propria vita, l’adolescenza, romanzo proibito e inconfessabile che l’autrice ha inseguito per tutta la vita.
«È stupido non poter sapere in quale momento si è più felici», si domanda Annie mentre rievoca alcune immagini della propria storia di ragazza. Annie davanti ad una vecchia foto scolastica, sente riaffiorare i ricordi della lontana estate del 1958, facendo riemergere sensazioni e pensieri che ormai aveva dimenticato e attraverso la foto entra nel ritratto e trova il coraggio da tempo cercato, di raccontare questa parte della propria vita. Riaffiorano le prime esperienze di una giovane diciassettenne che, abituata alla presenza costante e quasi opprimente dei genitori, si affaccia a un mondo allo stesso tempo affascinante e insidioso…
“Il futuro di un’esperienza acquisita è imprevedibile”
A. Ernaux