Il seminario si terrà dalle 9 alle 18, sulla piattaforma zoom.
Per iscrizioni contattare la segreteria IAF.F.
Le rappresentazioni possono essere definite “un set di aspettative e percezioni derivanti dalle passate esperienze e relazioni”; includono comportamenti, cognizioni e predisposizioni emotive di tipo difensivo sentite necessarie per la sopravvivenza e l’adattamento. Per i bambini esposti ad esperienze avverse e a conflitti familiari le rappresentazioni riguardano figure di attaccamento scarsamente sensibili e responsive e un’idea di sé come indegno di stima ed affetto.
Far emergere le rappresentazioni ci permette di conoscere le percezioni che il bambino ha di sè stesso, e delle figure che si sono succedute nella sua crescita; consente inoltre di raccogliere elementi per comprendere la qualità della genitorialità di cui il bambino ha usufruito.
Si tratta quindi di dar modo ai bambini di mostrare le percezioni e le aspettative delle figure di attaccamento che forniranno materiale per ipotizzare con una certa precisione la percezione delle relazioni familiari e i pattern di attaccamento con i caregivers.
Utilizzare adeguati strumenti al fine di conoscere le rappresentazioni che i bambini hanno di loro stessi, delle loro figure di accudimento principali e delle relazioni familiari diviene fondamentale per orientare l’intervento terapeutico.
Nel seminario verranno presentati due strumenti tra loro complementari.
Lo Scenario Familiare, lavora a livelli sistemico ed è una tecnica che fornisce una rappresentazione delle relazioni familiari e del modo in cui il bambino percepisce le proprie esperienze relazionali. Può dare indicazioni sulle eventuali linee di cambiamento da perseguire al fine di rimuovere le difficoltà relazionali nel contesto familiare che inducono malessere, sintomatologia o più in generale ostacolano lo sviluppo del bambino.
Le Story Stem Battery (Jill Hodges – Anna Freud Centre di Londra), focalizza le rappresentazioni dell’attaccamento. Si basa su una metodica basata sul gioco e consiste nel presentare un set di storie che descrivono situazioni di moderato stress in cui possono trovarsi i bambini. La storia viene introdotta dal somministratore e al termine della presentazione dello “stem”, al bambino viene chiesto di continuare la storia, mostrando, attraverso il racconto e l’utilizzo di personaggi in una ambientazione tridimensionale di un ambiente domestico, come prosegue e la sua conclusione.
Entrambi i protocolli vengono analizzati attraverso categorie valutative. Possono essere videoregistrati, ed abbinati all’utilizzo del videofeedback, tecnica che ben si integra nei percorsi di terapia familiare, al fine di effettuare una restituzione di impatto ai genitori.