La psiconcologia è la disciplina che, sviluppatasi intorno al 1950 negli Stati Uniti, è progressivamente cresciuta negli ultimi settanta anni in tutto il mondo per occuparsi in maniera specifica delle conseguenze psicosociali causate da una malattia neoplastica.
Ammalarsi di cancro è un avvenimento traumatico che investe tutte le dimensioni della persona, quella fisica, quella psicologica, valoriale e sociale; per questo comprendere cosa le persone vivono e qual è l’impatto della malattia e delle terapie sull’esistenza, è condizione essenziale per garantire ai nostri pazienti il migliore processo di cura.
Il seminario esplora la dimensione relazionale del dolore attraverso alcune testimonianze dirette degli attori in psiconcologia e intende riflettere sul ruolo delle competenze tecniche e relazionali richieste, così come su quello delle risonanze emotive dei curanti a confronto con i temi della sofferenza e della perdita.
“La capacità del terapeuta di utilizzare diverse parti di sé e della sua storia, restando una “persona intera” per entrare in relazione con l’altro, permette l’evoluzione del processo, attraverso un continuo movimento di entrata e uscita che lega le immagini dell’altro alle proprie, introducendo ottiche diverse e possibilità di rapporto alternative” (de Bernart, 1989).
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