…“Il segreto delle madri è la capacità misteriosa di diventare un posto che accoglie tutto quello che succede nel cammino, di tenere insieme quel che insieme non sta. Di ricordare daccapo, ogni volta, da dove passa la vita e perché”…
In questo libro, con la sua consueta schiettezza, Concita de Gregorio ci porta nel mondo della maternità, quella più fragile e imperfetta. Come in delle istantanee ci racconta ventidue storie, trait d’union sono gli stereotipi e i luoghi comuni che circondano la maternità, donne che combattono per l’essere madri ed altre con l’essere madri. L’autrice ci mostra il peso che queste donne si trovano ad affrontare nella cura dei figli, le rinunce che la società si aspetta debbano fare, di come sia considerato innaturale e da nascondere quando una madre si trova sopraffatta dall’esperienza stessa della maternità. Madri felici di esserlo, anche nella consapevolezza di avere figli destinati a non farcela, ed altre che non ce la fanno più e arrivano a uccidere i propri figli.
In questo libro troviamo, inoltre, storie di adozione, storie di persone che hanno dedicato la propria vita a far nascere i figli degli altri senza mai averne uno proprio e di bambini nati grazie alla determinazione di donne che hanno deciso di affrontare questa fase della loro vita da sole.
Madri lungimiranti nel comprendere che l’autorealizzazione non è qualcosa di egoistico, come la società quasi ci impone di pensare, ma un fattore che se ben gestito andrà soltanto a migliorare la qualità delle relazioni con i propri figli.
Un libro infine che cancella ogni idealismo perbenista che tende a farci idealizzare la figura della madre come l’angelo del focolare, sempre perfetta e mai stanca, mettendoci semplicemente di fronte alla realtà, così com’è.