Era il 1978 ed il tirocinio professionale allora non era obbligatorio. Lo cominciai lo stesso, prima a Poggibonsi, poi da Michele Zappella alla Neuropsichiatria Infantile di Siena fino al 1984, dove seguivo le famiglie con bambini autistici. Nel frattempo, nel 1980, mi ero laureato a Padova e avevo aperto a Siena il primo studio, che agli inizi degli anni 90 sarebbe diventato l’Istituto di Terapia Familiare.
Come avrei imparato più tardi all’ITFF, le matrici familiari rientrano nella vita professionale attraverso canali che sembrano frutto di contingenze. Mio padre era magistrato. Cominciai così nel 1983 a fare le mie prime consulenze tecniche nelle separazioni. Ad oggi tra quelle di ufficio e di parte ne conto circa seicento nel mio bagaglio. Sono stato tra i primi, dopo la pubblicazione de “Il legame disperante” di Vittorio Cigoli, a portare sul campo l’approccio sistemico-relazionale alla consulenza giuridica. Un approccio allora innovativo che ha avuto grande fortuna. Ne beneficiai anch’io, tanto che l’Università di Firenze mi dette nel 1997 la cattedra a contratto di Psicologia Giuridica. Lasciai cinque anni dopo, perché le incombenze richieste dal ruolo universitario crescevano ma contemporaneamente anche quelle di formatore all’Istituto di Siena ed anche da Rodolfo de Bernart, che mi fece diventare didatta presso il celebre Istituto di Terapia Familiare di Firenze.
Nel 2005 ho ceduto le mie quote dell’Istituto di Siena. Sono sposato da 35 anni circa con Rossella Provvedi – che è medico legale e bio-eticista (è a lei e alle mie radici giuridiche che devo l’interesse per l’Etica, a Borzosmeny Nagy e a Cigoli la sua applicazione al famigliare) – e i nostri tre figli adolescenti avevano bisogno di un padre meno “uccel di bosco”. Da allora sono stato un artigiano freelance – con qualche pubblicazione alle spalle – fino al febbraio del 2019, quando a 62 anni con la morte di Rodolfo, l’etica delle responsabilità mi ha chiamato a fare la mia parte per la cura dei legami familiari e della relazione – bisogno primario dell’essere umano – a fronte della deriva individualistica di questo tempo, co-fondando lo IAF.F.