Quando mi trasferii a Firenze nel 2000, dopo la laurea in psicologia clinica e di comunità, conseguita presso l’Università degli Studi di Urbino, per iscrivermi all’Istituto di Terapia Familiare, non avevo idea che questa formazione avrebbe radicalmente cambiato la mia vita.
Sono nata ad Ancona ma ho vissuto i miei primi 13 anni in giro per il mondo, perché abbiamo seguito, come famiglia, il lavoro di ingegnere di mio padre, che lo portava lontano per lunghi periodi di tempo; quando avevo 13 anni e mio fratello 5, ci siamo fermati a Siracusa, una splendida città della Sicilia orientale che ci ha conquistati e dalla quale mi sono fatta adottare. Il sole immobile e il profumo di limoni non hanno lasciato spazio al dubbio: la mia famiglia di origine abita ancora lì.
L’incontro con l’ottica sistemico-relazionale ha trasformato il mio pensiero, che da lineare è diventato circolare ed i miei maestri, tra i quali i più importanti, Rodolfo de Bernart, Francesca Vanon e Cristina Dobrowolski, mi hanno aiutato ad esprimere le mie qualità personali e a trovare il mio stile terapeutico e didattico.
Credo di aver sempre avuto dentro di me un pensiero profondamente relazionale, la differenza che ho sentito sin dal primo momento in cui sono entrata nella scuola di specializzazione, è che ora potevo parlare senza fare fatica per essere capita.
Sono sposata con Rocco da 10 anni e ho due bambini, Federico e Leonardo, di 5 e 2 anni, che rendono turbolenti ma anche gioiose le mie giornate…
Ho imparato con il tempo ad usare altri linguaggi terapeutici: ho fatto durante la formazione specialistica una prima psicoterapia ad orientamento analitico freudiano per 7 anni e attualmente sono al 4 anno di analisi freudiana classica. L’ottica analitica è una parte di me che utilizzo nel mio lavoro clinico e didattico, non come metodo di lavoro ma come sguardo alla vita e alla sua complessità.
Circa 6 anni fa ho cominciato ad occuparmi di infertilità di coppia, resami conto, per motivi personali, delle mancanze sul territorio di una cultura relazionale nel campo della procreazione medicalmente assistita e del vuoto letterario di studi sistemici in quest’ambito.
Nel 2013 ho aperto, insieme a Rodolfo de Bernart, il servizio Cicogna Distratta, per rispondere in modo umano, scientifico e relazionale ai bisogni delle coppie con problemi di infertilità e dagli studi clinici dei primi anni, è nato il libro “La Cicogna Distratta”, pubblicato da Franco Angeli nel 2017.
Da allora è iniziata un’intensa attività formativa per preparare professionisti in tutto il territorio italiano, nel lavoro clinico, in questo delicato ambito di intervento.
Quando Rodolfo de Bernart, che è stato per me un padre professionale, è venuto a mancare, ho sentito la responsabilità filiale di continuare a diffondere, a trasmettere e ad innovare il pensiero sistemico-relazionale e ho intrapreso la splendida avventura professionale di co-fondare lo IAFF, con entusiasmo e un profondo affetto.